lunedì 1 ottobre 2012

Pokémon, mi sa che mi sono sbagliato


    Ho passato anni a correggere i miei figli sulla pronuncia della parola Pokémon. "Si sono presi la briga di metterci un accento" dicevo loro "quindi leggete la parola come è scritta, con  l'accento sulla seconda sillaba e non sulla prima". Anni di delusioni, devo ammetterlo. Tutti pronunciavano la parola come se fosse scritta Pòkemon, ed i miei figli non vedevano nessun motivo per fare diverso dagli altri. Sono persino giunto ad odiarli, questi mostriciattoli, cosa del resto naturale per uno come me, cresciuto a "figurine Panini" e posto di fronte ad una sequela di schifezze della Nintendo che, orrore su orrore, non sono neppure autoadesive. Sono passati anni,
dicevo, ed i miei figli ora giocano con le figurine (loro le chiamano carte, ma per me sono rimaste figurine) di "Yu-Gi-Oh" e solo occasionalmente capita che pronuncino la fatidica parola, ma sempre con l'accento sulla prima sillaba
   E' successo però che, parlando con un amico, padre di un compagno di scuola di mio figlio, sia venuto a sapere che Pokémon non è altro che la contrazione delle parole Pocket e Monster e che quello che io ritenevo un accento non è altro che un apostrofo. "Cavoli" mi sono detto "vuoi vedere che ho predicato per anni una scemenza totale?  Ma no, Pocket si scrive con la ck, Pok'emon che cavolo di contrazione sarebbe?" Eppure, di scritte come quella a lato, se ne vedono in giro, sul fatto che si tratti di Pocket Monster non possono esserci dubbi.
   Per fortuna, per risolvere il problema, c'è wikipedia. Cerco "Pokémon wiki" su google e scopro che effettivamente si tratta della fatidica contrazione. Niente da fare, avevano ragione i bambini, in Pocket l'accento cade sulla prima sillaba e quello che io avevo scambiato per un accento tonale e che mi era stato in seguito spacciato per un apostrofo, in realtà non è nessuno dei due. Semplicemente indica, per gli anglofoni, che la e non è muta.
   Scopro anche che la c della ck è scomparsa per evitare una eccessiva similitudine con "Monster in my pocket" di Mattell, fantastica Wikipedia, riesce sempre a sorprendermi con queste dettagli, a cavallo fra cultura e gossip.




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