lunedì 12 novembre 2012

Chi ha paura del figlio di Dio

    A volte ritorno. Con questo romanzo lo scozzese John Niven (niente a che spartire con l'americano Larry Niven quindi) ipotizza un ritorno di Gesù in terra e gli ultimi anni della sua vita, fra musica Rock e diseredati, fino ad un finale dove, senza un reale motivo, viene preso di mira da DEA, FBI e ranger del Texas e condannato a morte. Dopo l'iniezione letale, curioso come il lettino adoperato per questo tipo di esecuzioni abbia effettivamente la forma di una croce, Gesù viene finalmente riconosciuto come figlio di Dio e sembra che l'unico comandamento che ha portato in terra "fate i bravi" venga in un qualche modo recepito da una umanità altrimenti ottusa e priva di ritegno.
   Si tratta di un romanzo estremamente ben scritto, ricco di umorismo ma non per questo troppo "leggero". Vi si legge, anzi, una critica profonda nei confronti del sistema economico attuale, del consumismo esasperato e del fondamentalismo religioso. Niven, che ha lavorato diversi anni come talent scout, attacca
inoltre un format televisivo, attualmente ripreso con successo in Italia (e ti pareva che non copiassimo le stupidaggini degli americani) con i vari "saranno famosi" ed "X factor", analizzando dall'interno le reali motivazioni degli attori e le motivazioni economiche e di audience che stanno dietro alcune scelte. Tuttavia, nel contesto, Niven riesce ad essere sempre gradevole e divertente. Divertentissima, anche se i più legati alla lettera delle scritture potrebbero non apprezzarla, è l'immagine di Dio. Prima di tutto un padre, di buon cuore ed un po' irascibile, che, dopo essersi preso una breve vacanza, durata dal rinascimento ai nostri giorni, trova che il mondo da lui creato sta andando a catafascio. Dio, che dopo una riunione plenaria con i santi decide di rimediare rinviando in Terra suo figlio, ama le sue creature e non desidera minimamente essere adorato. Adora i Gay, non capisce perché sulla terra si ostinino a vietare la marijuana ed a farsi la guerra in suo nome, è furibondo con Mosè che, non volendo scendere dal monte Sinai col solo comandamento "fate i bravi" ha inventato un decalogo da paura e, in generale, è il padre che tutti vorrebbero avere. Gesù, che in paradiso passava il suo tempo a suonare con Jimi Hendrix, è un giovane di cuore che canta e suona come un Dio e che, una volta tornato in terra, non riesce a fare di meglio che agire in modo locale, sostenendo un piccolo gruppo di diseredati assieme agli altri componenti della sua Band, un bassista ed un batterista. La novella Maddalena, una ex tossica ex prostituta con due figli, un ex marine suonato, un nero gigantesco ed un quasi parricida completano la fauna che gravita attorno al messia, i seguaci della prima ora. Assieme a loro Gesù lascerà New York per partecipare ad un talent show che gli darà ricchezza senza corrompergli l'anima e, sempre con loro, investirà il denaro guadagnato nella realizzazione di una comune dove, chi lo desidera, potrà vivere del proprio lavoro uscendo dal meccanismo perverso del consumismo e sarà proprio questa comune, anticonvenzionale e contraria ad ogni forma normalmente accettata di religione, ad attirare l'attenzione dell'FBI che, su suggerimento di un pastore della zona offeso dall'empietà di quell'iniziativa, darà il via ad una catena di eventi che sfocerà, alla fine, nella condanna a morte di Gesù.
   Ovviamente negativo il ruolo delle varie FBI, DEA e guardia nazionale, che vengono descritte come istituzioni il cui funzionamento, non dissimile a quello del programma televisivo sopracitato, trascende dal ruolo istituzionale ed è improntato alla carriera personale manifestando con una totale indifferenza nei con fronti delle persone, usate come pedine o merce di scambio.
   Ultima ma non ultima, la condanna della pena capitale, in un capitolo introdotto da una citazione di Britney Spears sufficiente a stroncare in chiunque ogni stima nei confronti della show girl: "io sono a favore della pena di morte, Chiunque commetta un crimine orrendo deve ricevere una punizione esemplare. Così la volta dopo impara."

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