mercoledì 23 gennaio 2013

Ancora sugli e-book

   Ed eccomi ancora a parlare di libri elettronici, questi oggettini che potrebbero cambiare il mondo dell'editoria ma che, a quanto pare, sono ancora in fase di start up. Durante le vacanze di Natale, in vena di leggere qualcosa che non mi desse troppo da pensare, qualcosa scritto da uno di quegli scrittori seriali tipo Wilbur Smith, Ken Follett o Tom Clancy, letteratura spazzatura che obbedisce alla regola "letto il primo letti tutti" e che come unico pregio quello di alleggerire la mente da qualsiasi compito lasciandola a vagare in un limbo di déja vu e parole inutili, mi sono trovato a cercare senza successo nella mia biblioteca i romanzi di Clive Cussler.
Peccato, mi sono detto, avrei letto proprio volentieri qualche avventura di quell'inverosimile personaggio che è Dirk Pitt ma, evidentemente, o li ho prestati o, più probabilmente, li ho lasciati in montagna, dove non avrò occasione di tornare fino a primavera. Resta il fatto, però, che quando mi metto in testa di leggere qualcosa e non ci riesco mi rimane sempre una sensazione sgradevole che mi infastidisce e così, non volendo passare le vacanze con quel tarlo, ho deciso di ricomprare qualche libro di Cussler, approfittando del fatto che i libri, in formato elettronico, costano meno che in quello cartaceo.
Ecco, provate un po' a comprare i libri di Cussler in e-pub se ci riuscite. Niente da fare: sono best seller, si vendono bene su carta, perché mai venderli in formato elettronico? Il formato elettronico, secondo le case editrici, è riservato a quei titoli ormnai in fin di vita che non hanno più speranze di ristampa o quei romanzi talmente pallosi da non meritare neanche la carta su cui sono scritti. Un best seller in formato elettronico, ma non siate ridicoli.
   Così, girovagando su internet e cercando Clive Cussler epub, alla fine sono arrivato a trovarli gratis, i romanzi. Qualcuno, in barba al diritto d'autore, si è preso la briga di infilarli tutti in un bel file e di metterli a disposizione, gratis, di chiunque abbia una connessione ad internet. Ovviamente li ho scaricati, in fin dei conti ho gli originali, pagati in contanti, e quindi mi sento di dire che le copie elettroniche, tutto sommato, sono una sorta di back up, però mi è venuta da fare una riflessione: quanto siete cretine, case editrici. Pensate di poter fermare il progresso, di poter restare attaccate al mondo che conoscete e nel quale siete in pool position, ma ormai il vaso è stato aperto e non si torna indietro. Questo vostro modo d'agire non vi darà utili, state semplicemente restando al palo mentre gli altri sono già partiti. Fate pure, non piangerò certo per voi.

Nessun commento:

Posta un commento